L’iperestensore a tre punti è un dispositivo medico utilizzato per il trattamento di diverse patologie vertebrali, tra cui:
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- Fratture traumatiche
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- Cedimenti vertebrali dorsali e lombari
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- Osteomalacie fratturose
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- Artrosi dorso-lombare
Il suo sviluppo risale agli anni ’60, come alternativa al più pesante e ingombrante corsetto gessato. Il primo modello, ideato dal dottor Hans-Rudolf Weiss, era realizzato in acciaio e presentava una struttura a cerchio con tre punti di appoggio: due anteriori (sterno e pube) e uno posteriore (dorso-lombare).
Nel corso degli anni, l’iperestensore a tre punti ha subito diverse modifiche e innovazioni, volte a migliorarne il comfort, la funzionalità e l’aderenza alle diverse esigenze dei pazienti. I modelli odierni sono realizzati in materiali leggeri e resistenti, come l’alluminio o il carbonio, e presentano una struttura modulare che permette di adattarli alle specifiche caratteristiche individuali.
Come funziona l’iperestensore a tre punti?
L’iperestensore a tre punti agisce immobilizzando la colonna vertebrale e riducendone la flessione. Questo favorisce la guarigione delle fratture e dei cedimenti vertebrali, alleviando il dolore e riducendo la spasticità muscolare.
L’utilizzo dell’iperestensore a tre punti deve essere prescritto da un medico specialista, che valuterà la patologia da trattare e le caratteristiche individuali del paziente. Il dispositivo deve essere applicato da un tecnico ortopedico, che si occuperà di regolarlo correttamente e di insegnare al paziente come indossarlo e toglierlo in modo sicuro. Per informazioni sull’ acquisto cliccare sul seguente link
- Artrosi dorso-lombare
(Fonte Gemini)